venerdì 12 dicembre 2008
Giunse alfin il momento
"Giunse alfin il momento
che godrò senz'affanno
in braccio all'idol mio. Timide cure,
uscite dal mio petto,
a turbar non venite il mio diletto!
Oh, come par che all'amoroso foco
l'amenità del loco,
la terra e il ciel risponda,
come la notte i furti miei seconda!
Deh, vieni, non tardar, oh gioia bella,
vieni ove amore per goder t'appella,
finché non splende in ciel notturna face,
finché l'aria è ancor bruna e il mondo tace.
Qui mormora il ruscel, qui scherza l'aura,
che col dolce sussurro il cor ristaura,
qui ridono i fioretti e l'erba è fresca,
ai piaceri d'amor qui tutto adesca.
Vieni, ben mio, tra queste piante ascose,
ti vo' la fronte incoronar di rose.
(Anna Netrebko-Susanna, "Le Nozze di Figaro", W. A. Mozart)
giovedì 11 dicembre 2008
Caracola
E nella sua lingua originale mi piace anche di più.
"Me han traído una caracola.
Dentro le canta
un mar de mapa.
Mi corazón
se llena de agua
con pececillos
de sombra y plata.
Me han traído una caracola."
(Federico Garcia Lorca)
domenica 7 dicembre 2008
Invito
Non ti vedrò?
A me importa
soltanto il tuo amore.
Hai sempre il riso di allora
e quel cuore?"
(Federico Garcia Lorca)
mercoledì 3 dicembre 2008
Amore
E visto che in questo momento, in teatro, io sono Amore, lascio che esso parli per me:
"Perche' ti amo di notte son venuto da te
cosi' impetuoso e titubante,
e tu non mi potrai piu' dimenticare,
l' anima tua son venuto a rubare.
Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra' salvare."
(Herman Hesse)
mercoledì 5 novembre 2008
Change is possible
WAKE UP AMERICA: A NEW DAY HAS COME!
domenica 21 settembre 2008
Catania
Di nuovo qui.
Inaspettata la Sicilia mi arriva addosso.
Non era previsto, non ci ero preparata, non avevo metabolizzato l'ultima volta...
E ne sono di nuovo, e subito, conquistata, risucchiata, ingoiata, ammaliata e innamorata, come sempre.
Città in bianco e nero
Città al negativo, come quello delle foto.
Si guarda il contorno, l'altro lato, la verità sta sotto, sta dietro, sta dopo, nascosta dalle luci ribaltate.
Quello che vedi è il contrario di sé stesso.
Il reale lo vedrai dopo, quando sviluppi la foto, una volta tornata a casa.
E sopra tutto, la montagna bella, la montagna araba, che è anch'essa un negativo di sé stessa: è montagna o è vulcano? E' solida e forte? O è instabile e minacciosa?
E ancora negativi di positivi.
E' cielo o è mare? E' terra o è lava?
Infine, un dubbio mi assilla.
Ma la caponata, è dolce o salata?
:-)))
mercoledì 10 settembre 2008
Altrove
Ero altrove...»
"Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.
La luna splende su chi
là vaga contento e libero,
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.
Lì si cominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.
Il tempo lì è un momento d'allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l'amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.
Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finchè saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.
Oh, andiamo a cercar l'Altrove."
(Il violinista pazzo, Fernando Pessoa)
e ancora poesia!
martedì 2 settembre 2008
Les enfants
"Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour"
(Jacques Prévert)
Cioccolatte
Allora la posto.
Le golose
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un'altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!
L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m'è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
(Guido Gozzano)
Mi accorgo che il mio sta diventando un blog di poesia....!
lunedì 1 settembre 2008
Livorno
Ieri, mare, timidezza e curiosità di conoscere, di conoscersi, l'azzurro (del mare?), la luce, forte, che ti fa strizzare gli occhi (oppure è per guardarsi meglio, per vedere più a fondo nelle anime?)
E poi Livorno, desolata e silenziosa, nella calura di un pigro pomeriggio di domenica, un cane che abbaia da una casa, due vecchi che ci guardano, una poesia che passa dall'uno all'altro.
SCANDALO
"Per una bicicletta azzurra,
Livorno come sussurra!
Come s’unisce al brusio
dei raggi, il mormorio!
Annina sbucata all’angolo
ha alimentato lo scandalo.
Ma quando mai s’era vista,
in giro, una ciclista?"
(Giorgio Caproni, da Versi Livornesi)
domenica 3 agosto 2008
Canzoniere
e la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l punto
e 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giunto
da' duo begli occhi che legato m'ànno;
e benedetto il primo dolce affanno
ch' i' ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l'arco e le saette ond' i' fui punto,
e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch' io
chiamando il nome de mia Donna ò sparte,
e i sospiri e le lagrime e 'l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,
ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte."
(Canzoniere, LXI)
Un piccolo omaggio al sommo poeta aretino...
giovedì 31 luglio 2008
Alì dagli occhi azzurri
Sono altre le ragioni che mi hanno portato a questa poesia...
Ma la sua lettura ha suscitato in me la voglia di parlare di loro, dei dimenticati che si avventurano da una sponda all'altra del Mediterraneo in cerca di una vita migliore, o forse semplicemente di una vita.
Non fanno più notizia queste migliaia di vite in bilico.
Li vediamo passare, spaesati e stravolti, nei tg della sera, all'ora di cena, non meritano che un accenno in fine tg e un trafiletto sul giornale il giorno dopo, se qualcuno di loro non ce l'ha fatta ad arrivare.
Ai tanti Alì dagli occhi azzurri, in cerca della vita dall'altro lato del Mediterraneo, dedico questa bella poesia di Pier Paolo Pasolini e ringrazio l'Alì che me l'ha fatta conoscere.
martedì 29 luglio 2008
Fiesole
"Guarda,
Firenze è d'oro, Fiesole è bella!
Là mi giurasti amore!
Ti chiesi un bacio;
il primo bacio...
tremante e bianca volgesti il viso,
Firenze da lontano ci parve il Paradiso!"
martedì 20 maggio 2008
Gaie comari di Windsor
E allora eccole le allegre comari che si ritrovano nei giardini di Windsor, a scambiarsi chiacchiere, lettere e risate!
"Quell'uomo è un cannone
se scoppia ci spaccia,
colui se l'abbraccia
ti schiaccia Giunone..."
Ed ecco l'emissaria, che "adesca all'offa d'un ritrovo galante" il grosso compare!
Buongiorno buona donna!
ReverEEEEE EEEEE EEEEE nza!!!!
"...e che suo marito esce sempre,
dalle due alle tre!"
Eccoci all'appuntamento: quand'era paggio era sottile e sarebbe guizzato dentro a un anello.
Ma purtroppo ora deve "ritrovarsi curvo come una buona lama di Bilbao dentro lo spazio di un panierin di dama, con quel tufo e quel caldo...."
"...per essere portato in un canestro
e gittato al canale co' pannilini biechi,
come si fa coi gatti e i catellini ciechi."
E come se non bastasse lo aspetta ancora una nottataccia nera, tra streghe, fate, spiriti, folletti e orridi mostri della foresta di Windsor!
"Pizzica pizzica pizzica pizzica pizzica pizzica pungi spilluzzica,
pungi spilluzzica finch'egli abbai!"
"Ahi, ahi, ahi, ahi!"
"Cozzalo aizzalo dal piè al cocuzzolo, strozzalo strizzalo gli svampi l'uzzolo,
...pizzica pizzica l'unghia rintuzzola....
pizzica pizzica pizzica pizzica!"
Fortuna che Sir John è uomo di spirito, tutto sommato, e sa che, alla fine, TUTTO NEL MONDO è BURLA
domenica 20 aprile 2008
HOTEL DES BAINS
A Venezia era doverosa questa tappa.
Eravamo alla ricerca di quei luoghi e quelle atmosfere di altri tempi...
Forse l'abbiamo ritrovate un po' prendendo un the con pasticcino ai tavoli deserti, sulla terrazza con vista sul mare.
Ci siamo sentiti personaggi di quel film che abbiamo lungamente rievocato.
E quella musica meravigliosa....
"Tagiuuuuu? Aggiuuuu?"
mercoledì 16 aprile 2008
I GIUSTI
Le voglio dedicare questa poesia che penso apprezzerà.
Parla del mondo e di certe persone e penso che lui sia una di quelle.
Per Amfortas
I GIUSTI
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
(Jorge Luis Borges)
martedì 15 aprile 2008
Ah ça ira...
...o questo!
http://edith-piaf.narod.ru/3/Le_Ca_ira.mp3
V'la trois cents ans qu'ils nous promettent
Qu'on va nous accorder du pain
V'la trois cents ans qu'ils donnent des fêtes
Et qu'ils entretiennent des catins
V'la trois cents ans qu'on nous écrase
Assez de mensonges et de phrases
On ne veut plus mourir de faim.
Ah ça ira ça ira ça ira
Les aristocrates à la lanterne
Ah ça ira ça ira ça ira
Les aristocrates on les pendra.
domenica 13 aprile 2008
LEOPARD
Sembra essere molto interessante, facile da usare ma pieno di segreti da scoprire...
Mi intriga molto!
Quasi quasi lo installo...
sabato 22 marzo 2008
MEME
Non lo sapevo neanche io che è un MEME, ora lo so!
Ecco il regolamento:
- indicare il link di chi vi ha coinvolti
- inserire il regolamento del gioco sul blog
- citare sei cose che vi piace fare
- coinvolgere altre sei persone
- comunicare l'invito sul loro blog
Le cose che mi piacciono:
1) La musica, in tutte le sue forme (o quasi...) Mi piace ascoltarla, leggerla, cantarla, fischiettarla, vederla, annusarla e mangiarla (anche mangiarla, ogni musica per me ha un odore e un sapore!)
2) Tornare a casa, alle case, ritrovare le mie cose, gli oggetti, i colori, i suoni e soprattutto gli odori delle case. Ogni casa ha un suo odore che la distingue da un'altra ed è solo il suo, come per le persone. Ecco sì l'odore delle case.
3) Rivedere le persone care. Care perchè amiche, sia che esse siano legate da rapporti di parentela o meno, ma amiche comunque. E ricucire ogni volta i rapporti, sospesi ma non interrotti dalle mie partenze, con allegria, con curiosità e voglia di ritrovarsi, di rivivere, raccontandoseli, quei momenti di assenza e lontananza.
4) Mangiare bene. Ovvio, ma fa sempre bene ridirlo! Assaggiare i sapori dei posti nuovi e ritrovare i sapori dei posti conosciuti, come ritrovare dei vecchi amici.
5) Amare e farsi amare. Si scioglie il cuore e si torna al nido. Mi manca tanto adesso, ma forse non dovrebbe perchè penso di essere amata e di amare sempre e comunque.
6) Viaggiare. Sì viaggiare, diceva Battisti. Sebbene lo faccia tanto per lavoro, e talvolta mi pesi, mi piace tanto e mi piace ancora di più farlo per divertimento. Il mondo è così grande, ce la farò a vederlo tutto???!!! Ecco ora scelgo e avverto gli altri 6!
E ho invitato: Giovit, Gigio, superbibi, Keroppa, Pruun e Bobregular! Avrei voluto invitare anche altri ma o non hanno un blog o hanno già ricevuto il Meme...
sabato 8 marzo 2008
MARZO
E allora ho voglia di sentire questa canzone che dedico ai miei amici napoletani!
www.youtube.com/watch
Marzo
Marzo: nu poco chiove
e n’ato ppoco stracqua:
torna a chiovere, schiove,
ride ‘o sole cu ll’acqua.
Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera:
mo d’’o vierno ‘e tempesta,
mo n’aria ‘e primmavera.
N’ auciello freddigliuso
aspetta ch’esce ‘o sole:
ncopp’’o tturreno nfuso
suspireno ‘e vviole.
Catarì!…Che buo’ cchiù?
Ntiénneme, core mio!
Marzo, tu ‘o ssaie, si’ tu,
e st’ auciello songo io.
(Salvatore DI Giacomo)
giovedì 6 marzo 2008
NAPOLI
Non avevo più voglia, delle volte la vita ci spegne...
Ma ora voglio iniziare a riaccenderla partendo da questa città che mi ha dato tanto e alla quale ho cercato di dare un po' di me con tutto il cuore.
E' una città difficile, è caotica, è sporca, è maleducata, è rumorosa, è pazza.
Ma io la amo!
Non so in che modo, ma voglio renderle omaggio qui nel mio blog.
Per dire GRAZIE a Napoli e alle persone meravigliose che ho incontrato qui.
E iniziamo dalla sua veduta più tipica: o' Vesuvio!
E continuiamo con il bellissimo chiostro maiolicato di una delle chiese che mi piacciono di più a Napoli: Munaster 'e Santa Chiara:
Non posso mettere tutte le meraviglie che vorrei perchè Napoli è infinita...
E allora ne aggiungo ancora solo due.
Uno dei teatri che amo di più in Italia: il Teatro di San Carlo.
E' il più antico operante in Europa, costruito nel 1737 per volontà del Re Carlo di Borbone (è più antico della Scala di 41 anni) e ha 3285 posti, tra platea e 5 ordini di palchi.
Eccolo in una stampa del '700
e com'è adesso
E infine il mio dolce preferito: la sfogliatella!!!