In questa giornata di cordoglio, un ricordo, un flash back mi ha colpito improvviso, come una ventata:
io che entro, emozionata, stupefatta, grata, nella grande sala del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Questa volta però, e per la prima volta in vita mia, sono dall'altro
lato, in palcoscenico.
In buca c'è una grande e famosa orchestra, i
Berliner Philarmoniker. Sono così tanti che non c'entrano nemmeno e i
tromboni stanno dentro, in una rientranza della fossa.
Si inaugurava il
Maggio con "Elektra" di R. Strauss.
Si apre il sipario, io e Marianna
siamo inginocchiate a terra, e la prima cosa che vedo è quella figura
sottile, asciutta, che concentra su di sé tutta l'attenzione ed emana
l'energia che pervade l'intero teatro. Sta dirigendo a memoria e i suoi
occhi seguono tutto e tutti.
Come un soffio corre via tutta l'opera,
si accendono le luci e come una sola persona, l'intero teatro si alza
in piedi, rapito da quel piccolo uomo e dalla magia che promana.
Era il maggio 1996 ed io iniziavo con lui questa meravigliosa avventura...