venerdì 8 gennaio 2010
Le candele
"Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese."
(Costantinos Kavafis)
Una poesia di malinconia ma anche di speranza.
Che i tre piccoli geni di Mozart ci conducano verso un futuro di amore, di pace e di serenità...
Questo il mio augurio per il nuovo anno.
Grazie....
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Che la luce e la gioia guidino anche i tuoi passi nel nuovo anno. Granzie del pensiero e dell'ascolto.
RispondiEliminaGiordano
Ero affascinato questo blog, bello, per me è qualcosa di nuovo, è quello che mi ha colpito fin dall'inizio. Come ho iniziato a leggere e approfondendo la lettura più interessante che ho trovato. eccellente
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