mercoledì 6 ottobre 2010

Palermo



Sono giorni, anzi settimane che voglio scrivere di Palermo.
Ma la mia mano non riesce a scrivere tutto quello che c’è nella mia mente, o forse la mia mente non riesce a comprenderla tutta in poche parole.
Da dove cominciare?

Non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di una nobildonna di altri tempi, agghindata, ingioiellata, incipriata, che nasconde sotto i suoi vecchi abiti sontuosi, sotto i gioielli preziosi che la abbelliscono, sotto la cipria che la imbianca, il disfacimento del corpo, le rughe del volto, le crepe dell’anima, il peso dei compromessi, il dolore delle violenze, la sporcizia delle miserie.
Come quei poveri corpi mummificati che se ne stanno appesi ai muri della cripta dei Cappuccini. Loro, i morti, nei loro migliori vestiti, quelli della festa, non immaginavano forse di essersi così agghindati per essere esposti e guardati con curiosità morbosa da turisti sciatti, in bermuda e ciabatte.

Palermo è colori e luce e ombre e buio, è profumi e puzze, è letteratura e poesia e ignoranza e disprezzo, è musica e rumore di macchine, è fiori e palme e giardini e cemento e asfalto, è spettacolo e immondizia, è palazzi meravigliosi e rovine di bombardamenti di 60 anni fa, è voglia di rinascita e disillusione, è città di mare che volge le spalle al mare, si rivolge alla montagna e ne è respinta in basso.

Palermo per me è kaos.
E’ il movimento immutabile della storia. E' la vita e il suo tendere in ogni momento alla calma, cioè alla morte, ma, come la storia, senza mai arrivarci.



Vorrei scrivere quello che canta Giovanni da Procida nei Vespri siciliani:



"O tu, Palermo, terra adorata,
a me sì caro riso d’amor,
alza la fronte tanto oltraggiata,
il tuo ripiglia primier splendor!
Chiesi aita a straniere nazioni,
ramingai per castella e città.
Ma, insensibil al fervido sprone,
dicea ciascun:
Siciliani, ov’è il prisco valor?
Su, sorgete a vittoria, all’onor!
"


Ma non riesco a dimenticare le riflessioni di Don Fabrizio, Principe di Salina:


5 commenti:

  1. Marin,a, bellissime parole .le ho girate a mio padre , siciliano doc, condivide in pieno.io , avendo mezzo sangue anche napoletano, sono sempre a metà , tra napoli e palermo appunto.ci sono tante somiglianze ma forse napoli èancora più complicata di palermo, semplice nella bellezza ma complicata....forse perchè ha una regione alle spalle ancora più difficiledella sicilia che nei suoi contrasti e paradossi ti fa ancora respirare la nobiltà dell'arte se hai l'olfatto giusto.a napoli si stanno rubando anche quello forse...chissàrinascerà. tardi per noi , ma il sud rinasceràgrazie e un bacione , non scrivo mai ma ti leggo spessogallo

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  2. Gallo, grazie! Ma sei proprio il Gallo che conosco io? No mi sa che sei un altro, quello è mezzo modenese

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  3. @gallo: qualche anno fa scrissi anche un post su Napoli... :-)

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  4. sono io marinamezzo modenese ti sbagli, residente a modena , adottato, ma mezzo siculo mezzo napoli baci

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  5. Gallooooo!!!!! Che bella la nostra Sicilia! E che bello il mare di Siracusa!!!

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