lunedì 20 gennaio 2014

Per Claudio

In questa giornata di cordoglio, un ricordo, un flash back mi ha colpito improvviso, come una ventata:
io che entro, emozionata, stupefatta, grata, nella grande sala del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. 

Questa volta però, e per la prima volta in vita mia, sono dall'altro lato, in palcoscenico. 
In buca c'è una grande e famosa orchestra, i Berliner Philarmoniker. Sono così tanti che non c'entrano nemmeno e i tromboni stanno dentro, in una rientranza della fossa. 
Si inaugurava il Maggio con "Elektra" di R. Strauss.
Si apre il sipario, io e Marianna siamo inginocchiate a terra, e la prima cosa che vedo è quella figura sottile, asciutta, che concentra su di sé tutta l'attenzione ed emana l'energia che pervade l'intero teatro. Sta dirigendo a memoria e i suoi occhi seguono tutto e tutti.
Come un soffio corre via tutta l'opera, si accendono le luci e come una sola persona, l'intero teatro si alza in piedi, rapito da quel piccolo uomo e dalla magia che promana.
Era il maggio 1996 ed io iniziavo con lui questa meravigliosa avventura...



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