"Benedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'anno
e la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l punto
e 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giunto
da' duo begli occhi che legato m'ànno;
e benedetto il primo dolce affanno
ch' i' ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l'arco e le saette ond' i' fui punto,
e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch' io
chiamando il nome de mia Donna ò sparte,
e i sospiri e le lagrime e 'l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,
ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte."
(Canzoniere, LXI)
Un piccolo omaggio al sommo poeta aretino...
Brava! Fortunato chi ha a che fare con te!
RispondiEliminaCiao suora, un carissimo saluto da Davide.
RispondiEliminaIL VIANDANTE
>Metaculture: grazie di essere passato!
RispondiEliminaFortunato chi ha a che fare con me? Lo spero...! ;-)))
>Wanderer: bacione a te e complimenti!
Accogliente l'ambiente nuovo, complimenti!
RispondiEliminaCiao!
Sono appena passata da Arquà e anche lì ho recitato quello che ricordavo a memoria (non so tutto il Rvf...)
RispondiEliminaOra che ho letto il tuo post più recente comincio a credere che sia una forma di religione...